Nicholas2023-04-17T13:26:55+02:00Un’istituzione radicata nel territorio, il Convitto Nazionale di Palermo, nella cui mensa a portare il pranzo a 750 studenti sono dodici giovani down dell’associazione “Famiglie Persone Down”. Un modello di inclusione sociale che offre occasione di crescita allo stesso modo per i beneficiari di questo particolare servizio, grazie al quale si sviluppa anche quel senso di accoglienza che supera ogni differenza
La scuola di magia di Hogswarts nella quale potere vedere passeggiare Harry Potter? Sembra essere immersi in quell’atmosfera fuori dal tempo facendo ingresso al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo e varcando la soglia del refettorio, dove ad accogliere gli studenti sono i ragazzi dell’associazione “Famiglie Persone Down”.
Loredana Alessi, Roberta Biondolillo, Domenico Carollo, Carmelo Comandè, Francesca Lanzetta, Giuseppe Lupo, Emanuela Osso, Melissa Pauguy, Giuseppe Plano, Agostino Rocca, Francesca Lanzetta, Isabella Terruso e Maria Luisa Vaglica sono i ragazzi che ogni giorno, dalle 13 alle 15, “servono” nel refettorio i 750 studenti che fanno la pausa pranzo prima di tornare sui banchi e che, nei 12 ragazzi che compongono la piccola brigata, trovano una presenza irrinunciabile per questa istituzione scolastica, realtà che rappresenta un punto di riferimento per il territorio palermitano e non solo, in cui l'approccio didattico e pedagogico si completa con quello educativo. Un “tempo scuola” che si avvale del semiconvitto, organizzato in modo funzionale all'implementazione dell'offerta formativa con al centro la cura dell'alunno. Dallo sport agli scacchi, dalla musica al teatro e, ultima nata nel tempo, la curvatura del liceo in Teoria e Tecniche della Produzione Visiva e Cinematografica.
FONTE: https://www.vita.it/it/story/2023/04/17/la-mensa-nella-quale-si-fa-inclusione-sociale-di-dieci-giovani-down/568/