La questione dell’autonomia -“durante noi”- e dell’indipendenza -“dopo di noi”- dei soggetti disabili, in questi ultimi anni, è divenuto un nodo centrale dell’interesse e delle riflessioni di molte famiglie alla continua ricerca di risposte efficaci ad un problema per molti versi inquietante, perché problematica appare la sua soluzione. L’Associazione Famiglie Persone Down si pone come punto di riferimento per le persone con sindrome di Down e le loro famiglie. Essa opera in stretto raccordo con le strutture pubbliche, cercando di creare una rete di sostegno intorno alla persona Down presa in carico. I ragazzi Down – dei quali l’aspettativa di vita è passata dai 12 anni, negli anni ’40, ai 60 attuali – diventano adulti sia dal punto di vista delle trasformazioni psicofisiche, sia dal punto di vista della loro aumentata consapevolezza dei propri bisogni e possibilità e della necessità di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su un nuovo modo di guardare alle persone con sindrome di Down, cioè, non come eterni bambini ma come giovani adulti portatori di desideri, esigenze, aspettative. I corsi volti a sviluppare il senso dell’autonomia hanno avuto e continuano ad avere come obiettivo quello di favorire l’acquisizione di tutte quelle competenze necessarie per la vita quotidiana fuori delle mura domestiche (orientarsi, usare i mezzi pubblici, il denaro e i servizi,chiedere informazioni, ecc.) e, al tempo stesso, prendere consapevolezza del proprio divenire adulti. I ragazzi, le ragazze e le loro famiglie (anch’esse prese in carico dal 1999), grazie al grado di competenze acquisito, cominciano a guardare avanti verso il lavoro – per chi sarà in grado di svolgerlo – o verso altre soluzioni occupazionali, atte ad offrire ai giovani concrete opportunità di gestione della propria autonomia.Questo progetto può dare risposte significative ai bisogni dei soggetti down e fungere da stimolo per le istituzioni del territorio ad investire in progetti di autonomia.